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Ospitali e confortevoli, tutte le nostre camere sono dotate di bagno, con asciugacapelli, aria condizionata/riscaldamento autonomi,           TV satellitare e connessione Internet veloce wireless.

Per le famiglie o  i gruppi di persone più numerosi, disponiamo inoltre di camere familiari con 2 o 3 posti.

Informazioni

E' situato nel cuore della città di Bari, a pochi passi dai locali della vita notturna  (Pub, ristoranti e pizzerie)
Dista 6 minuti di cammino a piedi dalla Stazione Centrale e 5 dal Porto.
Di fronte al portone d'ingresso è situata la fermata bus delle principali linee urbane compresa la navetta per l'aeroporto di Bari Palese.
Le camere sono accoglienti e moderne, dotate di wi-fi gratuito e televisore a schermo piatto.
La colazione, ricca e gustosa, è servita all'interno dell'appartamento.

La cattedrale metropolitana di San Sabino 

 

Sorta tra il XII e il XIII secolo, probabilmente verso l'ultimo trentennio del millecento, su un più antico luogo di culto, ossia le rovine del duomo bizantino distrutto da Guglielmo I detto il Malo (1156); a destra del transetto è possibile osservare tracce del pavimento originario che si estende sotto la navata centrale.
La presenza della diocesi barese risale infatti quanto meno al V secolo, quando è attestata la partecipazione del vescovo Concordio al Concilio Romano del 465. L'antica chiesa episcopale è databile perlomeno al VI secolo. Sotto la navata centrale si trovano i resti di una antica chiesa, risalente ad un periodo precedente al primo millennio. Questa è strutturata in un ambiente a tre navate, con pilastri quadrati, volte a crociera costruite con blocchi di pietra posti a spina di pesce. Inoltre sono state trovate fondazioni che indicano la presenza di un edificio absidato il cui asse doveva essere disposto leggermente obliquo rispetto a quello dell'attuale cattedrale. Su uno dei mosaici pavimentali un'iscrizione in cui compare il nome del vescovo Andrea (758-761) fa pensare che si trattasse della prima cattedrale distrutta nell'IX-X secolo. Al posto di questa chiesa sorge la cripta della cattedrale attuale, l'episcopio di Santa Maria, che probabilmente è l'edificio in questione. Nella prima metà dell'XI secolo l'arcivescovo Bisanzio (1025-1035) fece costruire una nuova chiesa terminata poi dai successori Nicola I (1035-1061) e Andrea II (1061-1068), suoi successori. Questa chiesa fu poi distrutta da Guglielmo il Malo, durante la distruzione dell'intera città (fu risparmiata solo la basilica di San Nicola) che egli compì nel 1145

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Castello normanno-svevo
Reperti risalenti all'epoca romano-greca hanno indotto gli esperti a riallacciare l'esistenza della fortezza barese già ad epoche antiche. D'altronde nelle Satire (I, 5, 96-97) di Orazio e negli Annali (XVI, 2, 7-9) di Tacito si accenna all'esistenza, nell'antica Barium, di un luogo fortificato la cui collocazione potrebbe coincidere con una parte del castello attuale o, molto più probabilmente, con il kastròn bizantino (Corte del Catapano-Basilica di S. Nicola).
La fortificazione medioevale probabilmente risale al 1132. L'edificio, voluto dal re normanno Ruggero II, fu distrutto nel 1156 dagli stessi Baresi (che avevano indotto il re Guglielmo il Malo a radere al suolo l'intera città ad eccezione di alcuni luoghi di culto) e ricostruito già nel 1233, allorquando l'imperatore Federico II ne ordinò la riedificazione e il rafforzamento. Subite numerose trasformazioni in epoca angioina e divenuto di proprietà di Ferdinando d'Aragona, fu poi da questi donato alla famiglia ducale degli Sforza. Questi ultimi disposero l'ampliamento e l'ingentilimento della rocca che poco dopo passò nelle mani della figlia Bonaregina di Polonia, che vi morì nel 1557.
In seguito la costruzione, ritornata sotto i re di Napoli, fu adibita a prigione e caserma.
Oggi il castello si presenta circondato dall'antico fossato, che corre lungo tre lati, ad eccezione della fascia settentrionale, un tempo bagnata dal mare; oltre il fossato c'è la cinta di difesa, di epoca aragonese, munita di grandi bastioni angolari a lancia. Al castello si accede dal lato sud, varcando il ponte sul fossato ed entrando nel cortile tra i baluardi cinquecenteschi ed il mastio svevo. Tutto può essere riconosciuto di sera, grazie al nuovo impianto di illuminazione artistica, progettato dall'ingegnere barese Antonio Vernole, ed inaugurato nel settembre 2008. La nuova illuminazione consente di distinguere la cinta bastionata dal Castello vero e proprio.
Basilica di San Nicola
nel cuore della città vecchia di Bari, è uno degli esempi più significativi di architettura del romanico pugliese. La Basilica di San Nicola è "pontificia", il suo affidamento ad un determinato ordine religioso spetta cioè direttamente alla Santa Sede. Questo nuovo status giuridico risale al 1929 (Concordato fra Stato e Chiesa), quando lo Stato italiano, incamerando tutte le proprietà della Basilica, rinunciava alla "palatinità" (gestione diretta del re sulla vita del clero) e immetteva la Santa Sede in questa giurisdizione. Nel 1951, ponendo fine all'istituzione del capitolo dei canonici che serviva nella chiesa dalla prima metà del XII secolo, la Basilica fu affidata all'Ordine domenicano che ancora presta il suo servizio prestando una particolare attenzione gli aspetti ecumenici.
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Cassetta pronto soccorso

 

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Animali

 

Ammessi

Breakfast

 

 Colazione continentale a buffet

Televisore 

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Daily Housekeeping

 

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Free Wifi

 

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